Partendo da pian dei mantellini potrete visitare la chiesa di Santa Maria del carmine, con bella facciata e capanna, rimaneggiata nel XVI secolo. Dopo l’arco delle Due Porte, facente parte delle mura dell’XI secolo, si giunge per via Mascagni a Porta Laterina. Tornando per via Mascagni e quindi per via Stalloreggi, fiancheggiata da notevoli case antiche, in via Castelvecchio e in via San Pietro si incontra il Palazzo Bonsignori, costruito nel XV secolo, uno dei più bei palazzi privati: è oggi sede della Pinacoteca Nazionale, tappa obbligata per chi voglia conoscere l’evoluzione della pittura senese dalle origini. Si prosegue per via di Città, fino alla Croce del Travaglio, dove potrete visitare le bellissime logge della mercanzia.
Si cammina lungo l animata via banchi di sopra ,e si giunge quindi nella Piazza Salimbeni con l’omonimo palazzo del XIV secolo, restaurato e attualmente sede del Monte dei Paschi di Siena, che contiene anche l’archivio storico della banca.
Scendendo la Costa dell’incrociata vi congiungerete in via della Sapienza, strada dove si incontra la Biblioteca degli Intronati, qui sono conservate preziose raccolte di manoscritti e incunaboli, e, più avanti, il Museo Archeologico Nazionale, con reperti in gran parte etruschi provenienti dal Contado, di fondamentale importanza per chi vuole capire la storia delle più lontane origini del territorio.
Proseguendo arriverete fino alla chiesa di San Domenico con bellissima vista del Duomo e del campanile.
Proseguendo e risalendo via del paradiso si giunge alla novecentesca Piazza Matteotti,
Adiacente troverete piazza Gramsci con difronte la lizza il giardino pubblico ingrandito e ristrutturato nel 1872, su cui si affaccia il Forte di Santa Barbara, fatto costruire nel 1560 da cosimo I de’ Medici dopo la conquista fiorentina di Siena. Smilitarizzato e destinato a pubblico giardino nel 1778, ospita oggi l’Enoteca italiana. Dalla lizza possiamo o tornare verso banchi di sopra o proseguire per via Camollia per arrivare direttamente a porta camollia (sull’arco c’è l’iscrizione Cor Magis Sena tibi Pandit – a significare che la città spalanca il cuore più di quanto si spalanchi la porta), aperta sulla strada per Firenze, l’antica Via Francigena.
Se invece tornerete in via banchi di sopra e quindi, per via dei Rossi, si giunge alla piazza di San Francesco, dove sorge l’omonima basilica, iniziata nel XIV secolo e rimaneggiata nel XIX e XX.
Nella vicina piazza Provenzano domina la Chiesa di S. Maria Provenzano del XIV secolo. Dal terrazzo bella vista sulle antiche mura e sulle colline a sud-est di Siena. Attraversata la via Sallustio Bandini (tipico esempio di strada dugentesca), passando di lato all’edificio dove ha sede l’università si entra nei Banchi di Sotto. All’angolo con la via Rinaldini, sorge il Palazzo Piccolomini, in tipico stile rinascimentale fiorentino, oggi sede dell’Archivio di Stato, nel quale sono conservate le tavolette di Biccherna. Più avanti presso la Chiesa di San Martino, sono le Logge del Papa, fatte costruire nel 1462 da Pio II in onore della sua famiglia. Si scende quindi nella via Pantaneto, asse principale del Terzo di San Martino, e poi per via dei Pispini, che si apre sulla strada per Arezzo.
Attraverso le vie dell’Oliviera e di San Girolamo si giunge alla via Salicotto che attraversa l’area dell’antico ghetto il cui tessuto originario è stato sconvolto da pesanti interventi urbanistici. Al termine piazza del Mercato: qui la vista spazia da un lato verso il tratto di mura che va da Porta Tufi a Porta Romana e dall’altro sul retro imponente del Palazzo Pubblico: Si sale quindi al Casato di Sotto e al Casato di Sopra dove è conservata una bella edilizia medioevale. All’altezza di via San Pietro si piega a sinistra e, oltre l’arco di Sant’Agostino, si apre un ampio prato fiancheggiato dall’omonima Chiesa del XIII secolo e rimaneggiata nel XVIII. Nelle adiacenze i Musei dell’Accademia dei Fisiocritici, con raccolte di campioni di rocce e fossili del Pliocene senese e il bell’Orto Botanico. Imboccando via delle Cerchia si raggiunge il Piano dei Mantellini.